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Emicrania: gli alimenti riequilibranti

RUBRICA “Il Tempio del BenESSERE” Gennaio – 2ªuscita

Nella precedente uscita abbiamo visto quali sono i cibi che possono innescare l’emicrania, ora vediamo invece quali sono gli alimenti che possono aiutarci a contrastare questo problema.

Calmiamo i neuroni con i funghi champignon

Sono così chiamati comunemente, anche se sarebbe più corretto, chiamarli «prataioli». Sono alimenti da prediligere perché contengono buone quantità di vitamine del gruppo B, che aiutano a regolarizzare l’attività delle cellule nervose, e anche minerali come potassio, zinco, magnesio, fosforo. Si possono assumere sia crudi che cotti. È preferibile mangiarli crudi, perché le vitamine preziose tendono a degradarsi in cottura. Possono pertanto essere affettati sottilmente e aggiunti in insalata.

La quantità ideale: una porzione 3/4 volte a settimana in insalata. 

La ricetta: verdura a piacere, avocado tagliato a cubetti, funghi champignon, tonno

funghi champignon

La testa e lo stomaco ringraziano i fiocchi d'avena

La pesantezza di stomaco è una delle «porte» che conducono all’emicrania. L’emicrania, infatti, dipende anche da problemi digestivi e a sua volta può provocarne, scatenando nausea e persino attacchi di vomito. L’avena in fiocchi è un alimento leggero, che sazia, nutre energizza ma non appesantisce la digestione. L’avena è un’ottima fonte di vitamine del gruppo B, importanti per la prevenzione diretta del mal di testa. Le vitamine del gruppo B, infatti, regolarizzano gli impulsi nervosi.I fiocchi d’avena sono l’alimento l’ideale per la colazione di chi è soggetto all’emicrania.

La quantità ideale: anche tutti i giorni, qualche cucchiaio abbondante nello yogurt oppure in una bevanda vegetale

Semi e legumi: una manciata di sollievo grazie alla ricchezza di minerali

Considerato che una delle cause dell’emicrania è la manifestazione di una carenza alimentare spesso legata al ferro e al magnesio, si consiglia di farne il pieno con semi di girasole, poiché ricchi di magnesio e con pistacchi, semi di zucca, lenticchie, fagioli poiché ricchi di ferro. Il magnesio porta a un rilassamento muscolare e neuronale che protegge dagli attacchi di emicrania causati dallo stato di  tensione fisica quanto da quella psicologica. Il ferro trasporta l’ossigeno al cervello, la cui carenza può causare stanchezza e dolori alla testa. Le più comuni cause della mancanza di ferro sono legate a una alimentazione povera e scorretta, oltre a fattori ereditari o legati ad alcune condizioni, come la gravidanza o le mestruazioni.

L’impiego in cucina: i semi di zucca e girasole possono essere assunti quotidianamente in aggiunta alle verdure. I legumi possono essere assunti sotto forma di zuppe oppure anch’essi in abbinamento alla verdura e ai cereali

semi

Allevia il mal di testa con il decotto allo ZENZERO

Lo zenzero ha proprietà riscaldanti e quindi dilatanti che combinate con le proprietà antinfiammatorie ed antidolorifiche lo rendono in grado di alleviare il mal di testa ed in particolare l’emicrania. In caso di emicrania, il consiglio è quindi di bere un decotto allo zenzero per alleviare il dolore. La maggior parte delle persone non sa che per ottenere i maggiori benefici antidolorifici dello zenzero bisogna prepararlo come decotto altrimenti non gode di tutti i benefici che questa radice può offrire.

La ricetta: per preparare il decotto di zenzero per una persona, occorre un pezzo di radice di circa 4-5 cm (meglio se biologico) e un litro di acqua. Lavatelo e tagliatelo a pezzettini sottili (o grattuggiatelo), mettere il tutto in una pentola con un litro d’acqua e fatelo bollire a fuoco basso per 30 minuti. Una volta spento, lasciatelo in infusione per 5 minuti, filtratelo e bevetelo nell’arco della giornata. 

Avvertenza: nessuna delle informazioni riportate può essere interpretata come consiglio medico né vuole sostituirsi ad alcun tipo di terapia medica, farmacologica o psicologica. Il lettore si assume la responsabilità dell’uso delle informazioni fornite.

Cosa scatena l’emicrania?

RUBRICA “Il Tempio del BenESSERE” Gennaio – 1ªuscita

I diversi tipi di mal di testa: emicrania e cefalee

L’emicrania è una delle forme croniche di mal di testa più diffuse nella popolazione. Metà della testa che diventa pulsante, il dolore che aumenta se ti muovi, nausea o addirittura vomito e magari il bisogno di isolarti in un luogo tranquillo perché non sopporti la luce e i rumori: se soffri di emicrania è un copione che conosci bene. Quello che forse non sai è che alcuni cibi possono innescare la crisi: rispetto ad altre cefalee (come cefalea da sinusite, cefalea a grappolo, cefalea tensiva) l’emicrania può essere scatenata da determinati alimenti così come, seguendo un regime alimentare equilibrato, è possibile diminuire in maniera significativa tanto la frequenza quanto la durata.

CEFALEA DA SINUSITE: il dolore di norma dietro la fronte e/o gli zigomi

CEFALEA A GRAPPOLO: il dolore è dentro e intorno ad un occhio

CEFALEA TENSIVA: contrazione localizzata dei muscoli del collo che può diramarsi e manifestarsi anche frontalmente

EMICRANIA: dolore, nausea, variazioni visive

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Gli alimenti che scatenano l'emicrania

«Sono quelli che contengono istamina o che ne favoriscono la produzione da parte dell’organismo», spiega Antonio Maria Pasciuto, presidente dell’Associazione italiana di medicina ambiente e salute. «La maggioranza delle persone metabolizza questo mediatore chimico al meglio ma una certa percentuale lo fa poco o per nulla, per colpa di un’insufficiente produzione di diaminossidasi (DAO)», l’enzima che ha il compito di “neutralizzare” l’istamina e che studi scientifici hanno dimostrato essere carente nel maggior numero delle persone che soffrono di emicrania.

Se l’istamina si accumula nell’organismo, dà il via a una serie di fenomeni a carico dei vasi sanguigni che irrorano il cervello, scatenando il mal di testa. Proprio per questo, favorire la detossificazione e evitare i cibi a rischio può diventare la mossa vincente per mettere alle corde l’emicrania.

Ecco quali sono i cibi nemici dell’emicrania:

  • Salumi e insaccati: salsicce, würstel, prosciutto cotto e crudo, mortadella, bresaola possono favorire l’insorgere di emicrania «Se rimangono troppo a lungo in frigorifero o li conservi male, diventano ancora più a rischio perché durante la loro degradazione si forma ulteriore istamina», sottolinea il dottor Pasciuto.

  • Pesce in salamoia o in scatola: come tonno, sgombro, acciughe, sardine, aringhe e frutti di mare

  • Formaggi: soprattutto stagionati sia a pasta dura che molle e quelli fusi

  • Alcuni ortaggi: spinaci, melanzane, pomodori, patate e cavoli sono un concentrato di instamina

  • Alcuni frutti: banane, kiwi, agrumi, ananas e fragole contengono sostanze come la tiramina e la serotonina, che alterano il metabolismo del mediatore incriminato, oppure inducono l’organismo a produrre più istamina

  • Bevande fermentate: come il vino e la birra

  • Altri alimenti: arachidi, lievito di birra, cioccolato, alimenti in scatola, dadi per brodo, cola, estratto di lievito, alimenti che contengono solfiti.

Attenzione al glutine

È consigliato porre attenzione anche agli alimenti fonte di GLUTINE: frumento, farro, orzo, kamut, avena, segale e tutti gli alimenti derivati e preparati con le relative farine (pasta, pane, crackers, biscotti, ecc…).

Leggete attentamente le etichette dei cibi confezionati poiché tali farine ed il glutine sono utilizzati come addensanti per la preparazione di molti alimenti pronti (salse, budini, salumi, hamburger, besciamella, alimenti in scatola, bevande come cioccolata, birra, ecc…).

 Il consiglio è di preferire cereali e pseudo cereali alternativi, preferibilmente integrali e senza glutine (quali miglio, quinoa, amaranto, grano saraceno, teff, ecc.) e alimenti preparati con le farine provenienti da questi, avendo cura di variare frequentemente la tipologia. Ricordiamo che le tossine, in qualità di sostanze irritanti, possono aggravare la crisi di emicrania, pertanto ideale è evitare gli alimenti che inquinano (intossicano) l’organismo. Il disturbo infatti, può dipendere da un sovraccarico del fegato.

Nella prossima uscita vedremo quali sono, al contrario, le tipologie di alimenti che possono aiutarci a contrastare questo problema. 

Avvertenza: nessuna delle informazioni riportate può essere interpretata come consiglio medico né vuole sostituirsi ad alcun tipo di terapia medica, farmacologica o psicologica. Il lettore si assume la responsabilità dell’uso delle informazioni fornite.

Come riconoscere il fegato “stanco”

RUBRICA “Il Tempio del BenESSERE” Dicembre – 3ª uscita 

Il fegato è la ghiandola più grande del nostro corpo e ha un ruolo molto importante per il nostro metabolismo, svolge numerose funzioni utili alla digestione degli alimenti, alla difesa dell’organismo e all’eliminazione delle sostanze tossiche.

Un fegato pigro o intossicato influenza la salute dell’intero organismo, rallentando le funzioni principali come quelle intestinali, influendo negativamente sull’umore, sul peso e sulla salute della pelle e debilitando il sistema immunitario.

Attraverso un semplice test di autovaluzione possiamo indagare la salute del nostro fegato. Ecco come funziona:

Leggi i sintomi qui sotto e tieni a mente quanti di questi si manifestano da più di un mese con cadenza ripetuta, una, due o più volte a settimana.

  • pruriti persistenti

  • colorito del viso spento e giallastro

  • urine scure e feci chiare

  • alito cattivo

  • stanchezza cronica

  • sonno disturbato e non ristoratore

  • eczemi cutanei persistenti

Riconoscersi in uno o più sintomi potrebbe essere indice di un fegato stanco e affaticato.

Dopo un consulto con il proprio medico curante per escludere la presenza di patologie specifiche, potete iniziare un percorso che aiuti il vostro fegato a ritrovare l’equilibrio attraverso una corretta alimentazione e un’idratazione adeguata.

Alimenti Detox

È risaputo che alimenti raffinati, oli, grassi, zuccheri, fritti, caffè e alcolici sovraccaricano la ghiandola epatica. Ci sono altri alimenti invece che sono in grado di sostenere il fegato nella sua attività di filtro: integrarli nella nostra alimentazione può essere un grande aiuto per la nostra salute in generale. Eccone alcuni: carota, radicchio, broccoli, zenzero, arance, mele, aglio, asparagi, carciofi, cavolfiori, curcuma e rucola.

carciofi
Quando è consigliato aumentare il consumo di alimenti detox?
  • nei cambi di stagione

  • dopo un periodo di eccessi alimentari o di farmaci

  • in presenza di sintomi cronici persistenti: alito pesante, patina sulla lingua, spossatezza, malesseri muscolari, pruriti, inestetismi cutanei

  • risvegli cronici tra l’una e le tre di notte

Lo sai che…

Durante la notte dopo un breve periodo di riposo, il fegato riprende la sua attività tra l’una e le tre di notte per preparare il corpo al risveglio mattutino.

Se tendi a svegliarti nel cuore della notte tra l’1 e le 3 potrebbe significare che l’attività del fegato è talmente intensa da disturbare e interrompere il sonno. 
È probabile tu stia attraversando un periodo di stress o che tu abbia ceduto ad alcuni eccessi alimentari.

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Mantenere il nostro fegato in salute quindi, può portare benefici anche al nostro riposo notturno e non solo. Altri beneficiari indiretti sono l’intestino, i reni e la pelle. 

Scarica questa uscita del Tempio del BenESSERE con un approfondimento speciale sull’approccio olistico e i nostri suggerimenti per una dieta detox.

Le sostanze che favoriscono la disintossicazione

RUBRICA “Il Tempio del BenESSERE” – 5ª uscita

Prebiotici, probiotici, vitamine e antiossidanti, sono le sostanze che hanno una maggior azione nel favorire le rimozione delle scorie e nell’alleviare i sintomi generati da un sovraccarico di tossine. 

Scopriamo insieme in quali alimenti possiamo trovarli. 

Prebiotici e Probiotici

Migliorano la composizione della flora batterica intestinale regolarizzando il transito intestinale e diminuendo il tempo di permanenza delle scorie nell’intestino.

Gli alimenti prebiotici e probiotici migliorano l’efficacia della mucosa intestinale, un potente filtro che se funziona bene, risulta permeabile ai nutrienti e frena il passaggio delle tossine.

Alimenti probiotici: kefir (d’acqua, di latte), crauti (verdure fermentate in generale), tempeh, yogurt

Alimenti fonte di fibre prebiotiche: cereali integrali, carciofi, cicoria, aglio 

Vitamine

Sono numerose e hanno tantissime funzioni: in genere servono a sostenere i processi metabolici che avvengono nel corpo, compreso la rimozione delle scorie. Alcune hanno anche azione antiossidante disintossicante come la vitamina C.

Alimenti fonte di vitamina C: agrumi, kiwi, prezzemolo, fragole, broccoli, rucola

arance kiwi

Antiossidanti

Tutti gli antiossidanti hanno in comune la medesima azione: neutralizzare i radicali liberi e le tossine che possono alterare il metabolismo delle cellule.

Le sostanze antiossidanti per eccellenza che sostengono il fegato sono: glutatione, selenio e clorofilla

Alimenti fonte di glutatione: asparagi, patate, carote, cipolle, spinaci, pomodori, aglio, pompelmi, mele, banane e meloni

Alimenti fonte di selenio: pesce fresco di piccola taglia (come sgombro, sardine, acciughe) noci del Brasile e  riso integrale

Alimenti fonte di clorofilla: broccoli, spinaci, verza, prezzemolo, rucola, cicoria, cime di rapa e lattuga

Iniziare un pasto con vegetali a foglia verde apporta preziosi enzimi digestivi, vitamine, minerali, fibre ma anche clorofillla. 

spinaci
Lo sai che…

La clorofilla è un pigmento responsabile del colore verde dei vegetali dalle numerose proprietà:

  • Attiva il metabolismo cellulare
  • Rinforza le difese immunitarie
  • È antiossidante (cattura i radicali liberi)
  • Limita l’assimilazione di sostanze nocive
  • Aiuta a depurare il fegato smaltendo le tossine e migliora il drenaggio dei liquidi

Incrementare l’apporto di clorofilla è possibile aumentando il consumo dei vegetali di colore verde.

Le buone abitudini per favorire l’eliminazione delle scorie

RUBRICA “Il Tempio del BenESSERE” Dicembre –1ª uscita

Prima di addentrarsi nella conoscenza approfondita degli alimenti dalle spiccate proprietà riequilibranti è importante aver chiaro come dovrebbe essere organizzata la distribuzione dei pasti nell’arco della giornata.

Al risveglio, per avviare i processi enzimatici che sono alla base delle reazioni biochimiche dell’organismo, si consiglia di bere succo di un limone in un bicchiere d’acqua tiepida, questa semplice azione ripetuta nel tempo favorisce la rimozione delle scorie. Funziona come una sorta di “doccia” interna. Il limone infatti favorisce la «pulizia» delle tossine, in particolare quelle che si accumulano nell’apparato digerente, ma non solo, e stimola inoltre il buon funzionamento degli “organi emuntori” (fegato in particolare).

Si tratta di una tecnica di depurazione molto semplice da seguire, basta solo un po’ di costanza e 5 minuti di tempo. I benefici progrediranno se al succo di limone saranno unite sane abitudini, quali:

• Il rispetto della distribuzione dei pasti nell’arco della giornata
• Un adeguato apporto idrico giornaliero
• Il sano movimento quotidiano
• L’integrazione di alimenti volti alla disintossicazione del corpo

I fastidiosi malesseri legati all’eccesso di tossine gradualmente si dissolveranno e abbandoneranno il corpo, facendo posto al benessere.

La corretta distribuzione dei pasti nelle 24 ore

Colazione da re, pranzo frugale, cena leggera e acqua tutto il giorno
colazione-salute
Colazione

È il pasto più importante della giornata. L’organismo riceve i primi alimenti le cui sostanze contenute (vitamine, minerali, glucidi, lipidi….) daranno il via ad una serie di messaggi biochimici che coinvolgono tutti gli organi deputati alla digestione. I primi alimenti della giornata vanno quindi scelti con cura e consapevolezza.
Alla luce di ciò, saltare la colazione potrebbe indebolire i processi metabolici, mangiare alimenti «scadenti» favorirebbe l’accumulo di scorie, diversamente, consumare una sana colazione apporterebbe vantaggi per l’intero organismo.

Cosa mangiare quindi?

  • frutta, succo o estratto di verdura e frutta (70% verdura, 30% frutta);

  • carboidrati di qualità, ossia, cereali integrali (fiocchi avena integrali, grano saraceno, riso);

  • mandorle, anacardi, nocciole, noci;

  • yogurt o kefir, «yogurt» vegetale di soia, mandorla, cocco;

  • té, infusi (zenzero e limone) o bevanda vegetale.

Spuntino

A metà mattina per riequilibrare i livelli di glucosio ( la cui variazione potrebbe esprimersi con mancanza di lucidità, concentrazione o irritabilità) preferire frutta di stagione, accompagnata da noci, mandorle, nocciole o anacardi.

Pranzo

I cereali sono da preferire nella versione integrale o semintegrale. Via libera al consumo di verdure, preferibilmente di stagione. L’olio extravergine di oliva è il condimento ideale: contiene acido oleico che stimola la cistifellea e velocizza il processo digestivo.

Spuntino

I semi oleaginosi come noci, nocciole, mandorle e anacardi aiutano ad arrivare a cena con la giusta fame.

Cena

Questo dovrebbe essere il pasto più leggero della giornata. Renderlo il pasto principale va contro i naturali ritmi biologici e genera danni di cui la maggior parte delle persone non è consapevole. È luogo comune prestare maggiore attenzione a cosa si mangia piuttosto che all’orario in cui ci si mette a tavola, eppure, le secrezioni ormonali che attivano il metabolismo hanno una punta massima verso l’orario di pranzo e poi scendono; tutto quello che si assume dopo le ore 17 tende a «ingrassare» molto di più di quello che si mangia nelle ore a precedere. Si evince che il pasto serale dovrebbe saziare ma non appesantire.
Non è una missione impossibile. Buona norma è iniziare la cena con un pinzimonio di verdure crude, un vero e proprio concentrato di vitamine e enzimi che favoriscono la «pulizia» dell’organismo. 

Gli alimenti che disintossicano l’organismo

RUBRICA “Il Tempio del BenESSERE” – 3ª uscita

Nella precedente uscita della nostra rubrica abbiamo spiegato come, attraverso un semplice test, è possibile scoprire se nel nostro corpo si stanno accumulando delle scorie. Oggi vediamo insieme qual è la bussola degli alimenti che ci possono aiutare nella fase di disintossicazione.

bussola

Intestino, pelle e polmoni

Riso integrale, miglio, avena, quinoa, grano saraceno, mela, pera, kiwi, rapa, topinambur, aglio, porro, cipolla, carota, zucca, avocado, zenzero, semi di lino, chia.

Fegato

Orzo, carciofi, indivia, cicoria, cavolfiore, carota, broccoli, rafano, cren, mele, limoni, arance, uva, te verde, olio d’oliva, curcuma, noci. 

Reni e vescica

Cetrioli, cipolle, mirtilli, fagioli azuchi, fagioli rossi. 

L'acqua favorisce il "drenaggio" delle tossine

Per facilitare l’eliminazione delle scorie e contemporaneamente l’integrazione degli alimenti suggeriti è necessario sostenere un adeguato apporto di liquidi durante la giornata.

Non c’è alimentazione sana che possa prescindere da una corretta idratazione. L’acqua svolge funzioni rimineralizzanti, regolatrici della fluidità del sangue, protettive delle mucose, regolatrici della pressione sanguigna, disintossicanti e molto altro.

Assumere un bicchiere d’acqua (inclusi infusi d’erba, tisane…) ogni ora sarebbe l’ideale. 

È possibile calcolare quanti liquidi necessita il proprio organismo moltiplicando il peso corporeo per 30 ml, ad esempio per un adulto di 70 kg, dovrebbe bere all’incirca di 2.100 ml (70 x 30 ml).

Poco più di 2 litri è il quantitativo minimo di liquidi che dovrebbero essere assunti a piccoli sorsi nell’arco della giornata da un adulto di 70 kg. Chi pratica sport, chi è in sovrappeso, chi assume farmaci dovrebbe introdurre un quantitativo di liquidi minimo maggiore.

NOTA BENE

I latticini possono interferire con il processo di disintossicazione, in quanto si ritiene favoriscano i processi
infiammatori e la produzione di muco nell’organismo.

L’eccesso di zuccheri raffinati favoriscono l’infiammazione ostacolando e rallentando il processo di disintossicazione. 

Nella prossima uscita vedremo alcuni consigli pratici sulla modalità di ripartizione del cibo nelle 24 ore per favorire l’eliminazione delle scorie. 

Il test di autovalutazione che indaga la “TOSSIEMIA”

RUBRICA “Il Tempio del BenESSERE” – 2ª uscita

Il termine «TOSSIEMIA» è utilizzato nell’igienismo per designare un eccesso di scorie nel corpo. Ci sono dei segni, dei campanelli d’allarme che indicano il processo di «TOSSIEMIA». Per riconoscerli, ma soprattutto per sapere se l’organismo sta accumulando molte più scorie rispetto a quelle eliminate, si può effettuare un piccolo test di autovalutazione. 

Leggi l’elenco di frasi qui sotto e tieni a mente quante esprimono delle situazioni che si verificano da più di un mese con cadenza ripetuta, una o due o più volte a settimana.

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  • Mi sveglio già stanco e spossato, il sonno non è ristoratore

  • Mi sveglio con un sapore metallico, amaro in bocca

  • Mi sveglio con la bocca impastata

  • Mi sveglio con gli occhi gonfi

  • Mi sveglio con la sensazione di testa pesante (cerchio alla testa)

  • Durante la mattinata ho poche energie

  • Durante la giornata ho mal di testa

  • La mia energia è altalenante, sto bene e all’improvviso mi sento senza forze

  • L’alito è pesante

  • Avverto un sapore strano in bocca

  • La lingua è ricoperta da una patina

  • La pelle è spenta e opaca

  • La pelle ha numerose imperfezioni per le quali lo specialista non sa dare spiegazione. Ogni qualvolta termino la cura si ripresentano

  • La pelle è molto sensibile (si infiamma facilmente) e soffro di dermatiti ricorrenti

  • Il cuoio capelluto ha un odore sgradito

  • I capelli sono opachi e spenti

  • Ho le borse, occhiaie sotto gli occhi

  • Il transito intestinale è irregolare

  • Le feci sono maleodoranti

  • Emano cattivi odori genitali

  • Le urine sono torbide

  • Il corpo produce muco dal naso, dai bronchi

  • Il corpo trattiene liquidi e mi sento gonfio, congestionato

  • Mi sento pesante

  • Ho difficoltà a concentrarmi

  • Sono facilmente irritabile

  • Ho sempre fame nonostante abbia mangiato da poco

  • Ho una incontrollabile voglia di dolci

  • Sono soggetto a eruttazioni dopo il pasto

Lettura dei campanelli d’allarme

NESSUNA FRASE SEGNATA: gli organi emuntori svolgono adeguatamente la loro attività di rimozione delle scorie prodotte e introdotte.

DUE o PIÙ FRASI SEGNATE: è in atto un processo di accumulo di scorie. Segno che gli organi emuntori sono in difficoltà!

Favorendo la rimozione delle tossine i disagi gradualmente inizieranno a dissolversi. Nel prossimo articolo scopriremo la bussola con gli alimenti utili a disintossicare l’organismo. 

Come può il cibo essere una medicina?

Ogni elemento è un insieme di principi attivi

I principi attivi più conosciuti appartengono alle categorie delle vitamine, minerali, aminoacidi, antiossidanti, acidi grassi, glucidi (…). Sostanze note per interagire con i processi biochimici dell’organismo influenzando lo stato della salute.

Spegnere i sintomi senza indagare le cause
significa
ignorare i messaggi inviati dal corpo

Il cerchio alla testa testa può essere sedato con un analgesico ma se fosse causato da un eccesso di tossine o una carenza di ferro o un insufficiente apporto di acqua o semplicemente da una colazione non adeguata?
I dolori osteoarticolari-muscolari possono essere sedati con un antinfiammatorio ma se la causa fosse una carenza di magnesio o un accumulo di tossine o un abuso di alimenti pro-infiammatori?

Se sei interessato ad acquisire pillole di consapevolezza e semplici strumenti pratici per aiutare chi è alla ricerca di riappropriarsi del proprio benessere, seguici nelle prossime pubblicazioni mensili.

La disintossicazione è il tetto del Tempio del BenESSERE

RUBRICA “Il Tempio del BenESSERE” Novembre – 1ª uscita

Per proteggere, riparare i processi fisiologici e prevenire le malattie, la disintossicazione dell’organismo è il primo passo per una salute consapevole.
Le tossine e i microrganismi nocivi che indeboliscono il nostro sistema immunitario di tanto in tanto si accumulano nel nostro corpo. In questo caso, la detossificazione dell’organismo è un aiuto efficace e delicato.

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Tutti i giorni ci facciamo la doccia, facciamo la lavatrice e ci laviamo i denti. Allo stesso modo, il nostro organismo ha bisogno di una pulizia periodica. Dobbiamo disintossicarci a causa del consumo di alimenti pieni di sostanze tossiche e chimiche, così come per il consumo di farine raffinate, zuccheri, fritti e alimenti di origine animale, come carne e latticini.
La corretta detossificazione dell’organismo è consigliata 3 volte l’anno e il nostro compito principale è far arrivare alle cellule le vitamine, oligoelementi e minerali estratti dai nutrienti. L’opportunità, quindi, di operare una disintossicazione naturale come normale funzione fisiologica dell’organismo.

Proprio come portiamo via regolarmente l’immondizia casalinga, il corpo deve liberarsi delle scorie attraverso gli organi emuntori fegato, reni, intestino, pelle, polmoni.
Suddetti organi raffigurano le braccia e le gambe che alzano i sacchetti dell’immondizia per uscire e gettarli nel bidone. La lista dell’ «immondizia» che si accumula nell’organismo può essere più o meno lunga.

Sono fonte di immondizia:

  • le cellule che hanno concluso il loro ciclo vitale

  • le sostanze di scarto – residui metabolici – originati dalla normale attività delle cellule

  • le sostanze di scarto che l’organismo genera ogni volta camminiamo, respiriamo, mangiamo, digeriamo, facciamo sport intenso

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La lista non è finita qui. Vanno sommate le scorie che noi stessi introduciamo

  • quando mangiamo in modo non sano

  • attraverso i pesticidi, gli antibiotici presenti nell’agricoltura e negli allevamenti

  • attraverso i conservanti e gli additivi che a nostra insaputa ingeriamo

  • attraverso l’inalazione dei metalli pesanti dello smog urbano, industriale e non solo

Giornalmente nell’organismo si formano tanti sacchetti dell’immondizia pieni di scorie da eliminare

L’organismo, se funziona correttamente, se non è stressato, se non è affetto da malattie, quando lo stile di vita è sano produrrà inevitabilmente tossine che tuttavia saranno rimosse.
Diversamente, laddove le condizioni non sono ottimali, i sacchetti dell’immondizia iniziano ad accumularsi uno sopra l’altro sovraccaricando e intossicando l’organismo.

Gli accumuli, non rimossi causano non solo malessere, anergia, perdita di vitalità, spossatezza, cattivi odori, ma anche disagi di portanza maggiore:

  • Mal di testa

  • Disagi intestinali: gonfiore, irregolarità intestinale, colon irritabile, emorroidi

  • Disagi dermatologici: infiammazioni, pruriti, impurità cutanee, pelle spenta

  • Disagi osteoarticolari: infiammazioni che limitano i movimenti

  • Ritenzione idrica: volto, gambe, braccia, (…) imbibiti di liquidi, varici

  • Debolezza immunitaria: ricorrenti raffreddori, tosse, produzione di catarro

  • Disagi intimi: infezioni e secrezioni ricorrenti

  • Disagi digestivi: digestione difficoltosa (eruttazioni frequenti e con la percezione che il cibo non sia stato digerito bene), infiammazione della mucosa digestiva, bruciori

Per disintossicare l’organismo l’ideale sarebbe adottare una dieta intesa non come privazione di tutti i cibi che ci piacciono ma “come abitudine a far del cibo sano uno stile di vita”, considerando i cibi da fast-food come l’eccezione alla regola.

In questo modo, il corpo eliminerà pian piano tutte le tossine e potrete godervi una vita più sana.

Le scorie non adeguatamente eliminate minano la salute. Capire se gli organi emuntori sono in difficoltà è possibile.

Come?

Analizzando i campanelli d’allarme inviati dall’organismo.

Con la prossima uscita, grazie ad un semplice test, potrai indagare il livello di tossine e la salute degli organi emuntori.

Alimentazione un passo della salute

Nel rapporto tra cibo e salute non conta solo cosa mangiamo, ma anche come gli alimenti vengono prodotti. Scegliere di nutrirsi con alimenti salutari e biologici significa adottare un’alimentazione che diventa uno stile di vita, nonché un percorso verso la strada del benessere e della salute.

Progettare e costruire consapevolmente la salute con il “Buon Cibo”

Se si desidera costruire una casa, indispensabile è fare le fondamenta e utilizzare i migliori mezzi disponibili per realizzare il progetto. Allo stesso modo dovremo muoverci per le fondamenta della nostra salute. Le cellule sono i mattoni indispensabili per costruire il corpo: ognuna di esse necessita di ossigeno, acqua e nutrienti essenziali (carboidrati, proteine, grassi, vitamine, minerali, antiossidanti).

L’alimentazione è una risorsa essenziale di cui il corpo necessita per svolgere le proprie funzioni quotidiane e il nostro impegno è fornire i migliori nutrienti per vivere e svolgere tutte le attività.

Con il cibo rinasciamo ogni giorno

Quotidianamente, nell’organismo sono generate e sostituite miliardi di cellule. Se pensiamo che, le cellule dell’intestino hanno vita media di 24 ore, i globuli rossi di 40 giorni, le piastrine di 7- 8 giorni, è comprensibile che la richiesta di nutrienti per adempiere a tali rinnovamenti sia enorme. Cellule e tessuti diversi hanno necessità nutrizionali differenti. Per esempio le cellule dell’occhio e della pelle richiedono un maggior apporto di carotenoidi, le cellule del sistema immunitario di vitamina C.

L’apporto di nutrienti attraverso un corretto stile alimentare è, quindi, uno dei passi fondamentali per la costruzione della nostra salute. Il cibo biologico, integrale e un’alimentazione a colori, ricca di frutta e verdura fornisce sia la varietà che la concentrazione di sostanze utili per l’equilibrio del nostro organismo, di conseguenza del nostro benessere a 360°.

Più cibo sano più salute

Scegliere prodotti biologici, freschi, “colorati” e di stagione dovrebbe diventare un’abitudine irrinunciabile ogni qualvolta si fa la spesa, fa bene all’organismo ma anche al pianeta! Sarà il consumo quotidiano di frutta e verdura a garantire il pieno di vitalità e salute, permettere di migliorare la capacità dell’organismo, di affrontare le malattie e preservare la salute riducendo il rischio di obesità, diabete e malattie cardiovascolari, la cui incidenza negli ultimi decenni è notevole. Non dimentichiamo inoltre l’azione depurativa e disintossicante che tali alimenti hanno sull’ intero organismo grazie alla ricchezza di clorofilla e fibre salutari che favoriscono l’allontanamento delle scorie dall’intestino, ma non solo!

Ecco perché oggi molti esperti ritengono che una dieta prevalentemente “Bio a colori”, oltre a essere una scelta etica dal punto di vista ambientale, costituisca anche un vantaggio concreto per i consumatori, che possono contare su un prodotto meno contaminato da fertilizzanti e altri composti chimici, più ricco di sostanze salutari, più gustoso, più genuino.

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